Nel 1843 Francesco Salghetti-Drioli inizia la serie di registri delle ordinazioni strutturata in modo analogo ma speculare alla serie dei registri delle commissioni. In tali registri sono riportati gli ordini che la “Francesco Drioli” faceva per approvvigionarsi di materie prime (zucchero, alcol, caffè, etc.), di macchinari e altro materiale necessario alla produzione (bottiglie di vetro, tela, sapone, turaccioli, ceralacca, etc.). La consultazione abbinata delle due serie (commissioni e ordinazioni) consente di comprendere la dimensione internazionale dell’impresa: la commercializzazione ad ampio raggio dei propri prodotti sta a significare l’affermazione crescente di prestigiosi articoli di lusso; le ordinazioni, quasi tutte circoscritte al mondo asburgico, specie a Trieste, documentano la difficoltà dell’economia locale a supportare uno sviluppo industriale e la centralità dell’emporio triestino come piazza di scambio delle merci dell’Impero. L’unica eccezione di fornitore locale è rappresentata dalla fabbrica di vetrame, costituita su impulso di Francesco Salghetti-Drioli nel 1869, che comunque si rivela insufficiente a soddisfare le richieste della “Drioli”.
La serie viene continuata da Simeone, figlio e successore di Francesco, e non sembra avere lacune.