Amatissimo signor genitore, restai sommamente consolato dalla gratissima sua n° 4 sotto il dì 29 agosto: le assicurazioni della buona salute di lei, della madre e del piccolo fratellino hanno colmato il mio cuore di allegrezza tanto più quanto che sono stato qualche tempo digiuno di sue care notizie.
Oltre una mia lettera in data 18 agosto, io ne scrissi altre due avanti lo spirare del mese ed una nel corrente settembre.
Di ciò io la prego di assicurarsi a scarico del mio dovere e a prova dell’attenzione di ciascheduno de’ miei signori maestri che a quello mi danno frequente eccitamento e mi prestano la necessaria assistenza.
Le cure de’ maestri medesimi a suo riguardo e sotto qualunque rapporto d’ogni mio vero bene sono ugualmente affettuose, sofferenti e continue: aspettano da me, siccome ogn’ora prometto, quella efficace cooperazione, la quale dia luogo a ben fondate speranze di una felice riuscita.
Accolga col mio mezzo i divoti lor complimenti e gli avanzi ancora alla mama, insieme co’ miei affettuosi saluti e nell’atto di pregarla della paterna sua benedizione, le protesto i sentimenti sinceri del filiale mio cuore col dichiararmi sempre suo
suo affettuosissimo obbligatissimo figlio Francesco
n° 11. Padova, 9 settembre 1819
Nel verso: All’ornatissimo signore il signor Giuseppe Salghetti-Drioli Zara