L’archivio della Fabbrica di maraschino "Francesco Drioli di Zara" si è conservato pressoché integralmente, anche se è attualmente conservato in tre differenti sedi: l’Archivio di Stato di Zara (Državni Arhiv u Zadru), l’abitazione di Francesca (Didi) Salghetti-Drioli a Vicenza, l’abitazione di Carlo Salghetti-Drioli, figlio di Ulisse, a Castiglioncello.
Attraverso i documenti giunti fino a noi si possono ripercorrere molteplici vicende; quella familiare e imprenditoriale, in primis, ma anche l’assetto urbanistico di Zara, l’economia del territorio zaratino, la rete dei rapporti sociali sviluppatisi tra etnie e religioni diverse, l’organizzazione interna dell’impresa, la strutturazione e la trasmissione della memoria industriale, lo svolgimento dei commerci terrestri e marittimi, perfino la circolazione della posta, delle merci, delle persone e delle idee. In concreto emerge il mondo adriatico e mittel-europeo tra la metà del Settecento e la seconda guerra mondiale.
Emerge soprattutto la presenza di una cultura tecnica del mondo mercantile e industriale che affonda le sue radice nel tardo Medioevo e perdura tuttora, nonostante il cambio epocale dei supporti scrittori.
Questo intervento di digitalizzazione, sia pur parziale, e di ulteriore inventariazione analitica del complesso, consente di presentare le serie che costituiscono l’archivio ricostruite almeno virtualmente: